Forse non tutti sanno che si può chiedere la sospensione delle rate del mutuo fino a 18 mesi; questa possibilità di sospendere il mutuo, praticabile grazie al Fondo di solidarietà per l’acquisto della prima casa, è stata sfruttata da oltre 17.000 famiglie nel periodo maggio 2013-giugno 2014 e ha portato nei primi mesi di questo anno un aumento quasi del 30% dei nuovi finanziamenti (richiesti sempre più spesso a lunga durata).
In pratica il Fondo permette ai titolari di un muto per l’acquisto della prima casa di sospendere il pagamento dell’intera rata mensile (fino a un massimo di 18 mensilità) nel caso in cui si verifichino situazioni di difficoltà temporanea.
Per poter ottenere la sospensione delle rate bisogna scaricare i moduli che si trovano sul sito del Ministero del Tesoro, compilarli e presentarli direttamente alla banca insieme al documento d’identità, l’attestazione Isee, lo stato di disoccupazione o i certificati Asl.
La banca poi presenterà l’istanza alla Consap (Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici) che verifica la posizione del richiedente e rilascia l’eventuale nulla osta alla sospensione del mutuo.
Ovviamente non tutti possono sospendere il mutuo, infatti sono necessari dei requisiti per ottenere il nulla osta: il mutuo non deve avere un importo superiore ai 250.000 euro e deve essere in ammortamento come minimo da un anno, il richiedente non può avere un Isee che supera i 30.000 € annui.
Possono richiedere la sospensione delle rate coloro che perdono il lavoro senza risoluzione consensuale, gli eredi del titolare in caso di morte di quest’ultimo o nel caso in cui venga riscontrato un grave handicap o un’invalidità civile superiore all’80% (in caso di mutuo cointestato la sospensione può essere concessa se anche solo uno degli intestatari presenta i requisiti).
Anche chi ha già goduto di altre agevolazioni o misure di sospensione può beneficiare del Fondo, ma il periodo di sospensione non può comunque superare i 18 mesi in totale. Non può ottenere la sospensione del mutuo chi ha un ritardo nel pagamento delle rate superiore ai 90 giorni e chi usufruisce di agevolazioni pubbliche.