Il Consiglio Europeo tenutosi in questi giorni ha eletto Juncker nuovo presidente della Commissione Europea; il risultato parrebbe aver deluso Enrico Letta, adesso in piena polemica contro Matteo Renzi. La scelta di Jean Claude Juncker, ritenuto da alcuni poco adatto a ricoprire un simile ruolo, non è stata ovvia.
Lo stesso Renzi ha dichiarato di essersi alla fine convinto a votare per lui perché soltanto in questa maniera sarebbe stata concessa maggiore flessibilità a tutti quei paesi che, come nel caso dell’Italia, dovranno attuare parecchie riforme per poter rimanere parte attiva dell’Unione Europea.
Renzi, trascorsa l’estate, conta di attuare le suddette riforme strutturali in un periodo di tempo non superiore ai 1000 giorni. Soltanto se il tutto avverrà con ordine e puntualità infatti potrà rispettare gli accordi presi con Angela Merkel e migliorare la politica interna, estera ed economica del paese.
In questo genere di accordi, ha poi spiegato Renzi, di certo non rientrano le sorti di Letta. Il premier afferma inoltre che nessuno, ad eccezione di qualche politico italiano che poco o niente ha a che fare con il Consiglio Europeo, aveva proposto il suo nome come possibile candidato al ruolo di Presidente del Consiglio Ue.
D’altra parte ha poi fatto notare Renzi che su tre cariche da ricoprire, Presidenza del Consiglio, della Commissione e della Banca Centrale Europea, è difficile che due possano essere affidate a persone provenienti dalla stessa nazione. Enrico Letta per il momento non controbatte.
Renzi, forse per prevenire eventuali noie, ha preferito mettere subito in chiaro la sua posizione e canalizzare l’attenzione pubblica su quello che a suo giudizio è l’aspetto più importante dell’intera questione; aver ottenuto maggiore flessibilità. A noi, in quanto popolo, resta solo da sperare che il premier abbia ragione.