La prima conseguenza dell’eliminazione dell’Italia dai Mondiali 2014 a causa della sconfitta con l’Uruguay è stata l’uscita di scena del commissario tecnico Cesare Prandelli, che nei minuti seguiti alla conclusione della partita ha rassegnato le sue dimissioni irrevocabili dalla carica ricoperta negli ultimi quattro anni.
I motivi delle dimissioni sono tanti e secondo alcuni rumors un ruolo fondamentale nella scelta di Prandelli è stato giocato dal comportamento dei cosiddetti senatori che hanno sfiduciato l’allenatore della nazionale italiana.
Ora il calcio italiano dovrà trovare un sostituto di Prandelli che guiderà l’Italia verso gli Europei del 2016 con le qualificazioni che avranno inizio già a settembre.
Il tempo è davvero poco, cosi come i possibili candidati alla panchina azzurra. A meno di nomi a sorpresa, infatti, i candidati a prendere il posto di Prandelli sono essenzialmente due, Roberto Mancini, appena dimessosi dalla guida del Galatasaray, e Massimiliano Allegri, che ha concluso anzitempo la sua stagione con il Milan.
Oltre a Mancini e Allegri, i nomi in circolazione non sono molti visto e considerato che diversi allenatori sono già impegnati con i club, uno su tutti Carlo Ancellotti.
Altri nomi in lizza per la panchina dell’Italia sono quelli di Luciano Spalletti, di ritorno dalla Russia, e Alberto Zaccheroni che, dopo quattro anni ed una Coppa d’Asia, ha lasciato la panchina del Giappone dopo l’eliminazione nel girone.
Il nome del nuovo allenatore dell’Italia dovrebbe uscire da questa rosa di candidati anche se non sarà certo immediato trovare un sostituto per Cesare Prandelli dopo la disfatta dei mondiali brasiliani.
A ZEMAN NON CI PENSA NESSUNO?