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Parla la prostituta seviziata dal maniaco di Firenze

Parla la prostituta seviziata dal maniaco di Firenze

Una prostituta rumena che vive a Firenze ha iniziato a collaborare con le forze dell’ordine, per aiutarli nella costruzione dell’identikit del maniaco seriale di Firenze, che pochi giorni fa ha ucciso un’altra prostituta crocifiggendola sotto un cavalcavia nel capoluogo toscano.

La donna ammette di conoscere un uomo che sevizia le prostitute utilizzando un nastro adesivo bianco, lo stesso trovato sul corpo della donna uccisa.

Gli uomini della scientifica hanno riscontrato lo stesso DNA in tre casi differenti, quindi l’ipotesi del serial killer inizia a farsi strada sempre con più forza. Gli episodi messo a confronto risalgono al luglio 2011 (Prato), marzo 2013 (Ugnano) e 21 febbraio 2014 (Calenzano). Il Dna è stato ricavato prelevandolo dal nastro adesivo, che il maniaco avrebbe tagliato utilizzando la bocca ed i denti.

Nel frattempo arrivano i primi esiti dell’autopsia condotta sul corpo della prostituta uccisa sotto il cavalcavia. L’esame ha provato che la vittima è deceduta per un’emorragia interna. L’ipotesi è che non abbia sofferto molto e che Cristina Zamfir (questo il nome della vittima) sia morta in pochi istanti. A causare l’emorragia è stata la sevizia sessuale a cui la donna è stata sottoposta.

La magistratura e le forze dell’ordine stanno alle costole del maniaco e sono sicuri che a breve verrà catturato. Firenze vive quindi giorni di terrore, poiché è ancora vivo il ricordo del famigerato “Mostro di Firenze” che molti anni fa ha ucciso molte persone (coppie di giovani soprattutto), generando paura e un sentimento di insicurezza in tutta la città.

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