In Ucraina la situazione si fa sempre più calda. Il Paese è sull’orlo della guerra civile con i separatisti filorussi barricati in diversi edifici pubblici nell’est del paese.
Il governo di Kiev avvierà azioni di forza se non si normalizza la situazione, ma ha promesso l’amnistia per coloro che si arrenderanno. Nel frattempo la Nato e gli Stati Uniti stanno muovendo le truppe per posizionarlo al confine russo, dove sono state stanziate 40.000 unità militari da parte di Mosca che minaccia di interrompere le forniture di gas.
Aumenta dunque la tensione tra Russia e Nato. Anders Fogh Rasmussen, segretario generale dell’Alleanza Atlantica, ha dichiarato che la Nato si impegnerà militarmente alla difesa collettiva ed affronterà la Russia per i suoi atti illegittimi.
A preoccupare di più è il fatto che gli Stati Uniti stanno avviando azioni militari al confine tra Russia e Ucraina, un chiaro segnale che la partita non si giocherà solo tra politici, ma anche con e tra militari.
Attualmente sono diciotto i cacciabombardieri F-16 americani stanziati in Polonia, più altri dieci aerei Usa in Lituania e navi da guerra statunitensi nel Mar Nero.
Situazione estremamente pericolosa, anche se non credo si arriverà allo scontro diretto.